Domenica, dopo settimane di insistenze e di ricerche sono
riuscita a raggiungere lo Yangshan Port (洋山 港),
o Yangshan Deep-Water Port (洋山 深水港),
un porto di acque profonde per le navi
portacontainer nella baia di Hangzhou a sud di Shanghai. Da tempo volevo
infatti vedere da vicino uno di questi porti, da quando mia sorella Margherita fece la sua tesi sui trasporti marittimi. Tuttavia quando qui a Shangha ho iniziato a chiedere del porto tutti mi guardavano tra l’incredulo e il meravigliato, non
sapendo dove fosse ma soprattutto non capendo perché volessi andarci.
Finalmente un ragazzo cinese, pur prendendomi in giro, mi ha
detto dove andare e dopo un’ora e mezzo d’auto e un ponte di 30 km che collega
la terraferma all’isola dove è allocato il porto eccoci finalmente alla meta. In realtà è stata una bellissima escursione, lontano dai grattacieli e in mezzo alla "brezza" marina.
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Il lungo ponte, più grigio che mai! |
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Una promettente giornata primaverile |
Il porto di Shanghai (che in realtà ricopre un'area totale pari all'Emilia Romagna) si limitava originariamente ad acque poco profonde, non in grado di accogliere portacontainer faraonici. Per ovviare a questa incresciosa situazione si è scelto di costruire un nuovo scalo in una zona caratterizzata da fondali profondi, capaci quindi di accogliere quei mostri che rispondono al nome di Panamax (forse sto dicendo fesserie) e permettendo di costruire posti
barca con profondità fino a 15 metri. Come spesso accade in Cina in poco tempo si è deciso di collocare il nuovo porto sulle isole di Yangshan maggiore e minore, collegandole alla terraferma tramite il Donghai Bridge, un ponte lungo 32,5
Km inaugurato l’1 dicembre 2005 (tra l’altro Wiki dice che è il ponte più lungo
del mondo sul mare!). In poche parole è una tipica costruzione faraonica da
cinesi, con sei corsie, per un totale di 6.000 lavoratori in due anni e mezzo di
costruzione.
Nel 2000 e nel 2001, fu pertanto presa la decisione di iniziare la
costruzione, suddivisa in 4 fasi. L’isola era abitata da quasi 6.000 persone,
che furono gentilmente invitate a sloggiare in tempo record,sacrificandosi per
la grandezza del Paese. Per il loro doloroso sacrificio e in ricordo degli
antenati è stato erto un tempio che celebra la loro memoria.
In realtà la prima fase ha avuto avvio nel 2004: da allora nella
zona del porto settentrionale sono stati costruiti 16 ormeggi per i cargo
container (Marghe??), che coprono 5,6 km di costa per l’accoglienza di circa
9.300.000 container l’anno. Per fare ciò sono stati impiegati 100 milioni di
metri cubi di sabbia. Da mozzare il fiato il panorama che vede ordinatamente allineate
in fila indiana 60 gru carica container (una ogni 100 m). Non so cosa significhi di preciso ma a metà del 2011 i funzionari portuali hanno detto che il porto era sulla buona strada per andare verso i 12,3 milioni di TEU…già!
I cinesi sostengono
che sia un miracolo nella storia mondiale della costruzione portuale che un
progetto così grandioso sia stato portato a termine in 6 anni.
A mio avviso è veramente impressionante!
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Vista del porto da una collinetta |
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Gru in azione! |
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Container pieni di vestiti di H&M pronti per salpare l'EU |
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Acque che invitano al nuoto libero.. |
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Vista del porto dall'alto della montagna: un percorso tra rocce sacre e leggende cinesi |
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Io e C. spossati dalla salita (ho ancora male ai polpacci) |
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Una mia fan che mi ha chiesto di posare con lei per una foto ricordo.. |
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Il tempio erto in memoria degli antenati |
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La via verso la meditazione.. |
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Brezza di mare! |