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giovedì 16 febbraio 2012

Divertimenti alternativi

Venerdì sera ho avuto il mio primo invito a un karaoke party! Pur non stando bene (e questo ha infierito sulla già scarsa qualità delle foto) ci sono voluta andare a tutti i costi perchè era un'occasione unica per vedere quello che è uno dei divertimenti più apprezzati da questo popolo.
Il party è per i 30 anni di Alberto
Non è sicuramente necessario spiegare cosa sia il Karaoke (anzi ognuno di noi ricorda l'imbarazzante Fiorello con il codino che girava tra le piazze italiane). Ebbene, in Asia il Karaoke è uno tra gli intrattenimenti più popolari per il tempo libero: tanto da portare alla costruzione di enormi sale super tecnologiche e di design che creano l'illusione di essere una specie di galleria musicale, con tantissime stanze a disposizione e uno spazio bar comune a tutte. In questi spazi pubblici è possibile affittare una stanza insonorizzata (di diverse grandezze) dotata di altoparlanti, cuffie, televisore, divani e tavolini, oltre a microfoni per gli aspiranti cantanti. I camerieri possono essere chiamati con un campanello presente in ogni stanza, ma è possibile anche portare da casa cibi e bevande, in modalità picnic. Così si inizia a cantare e a passarsi il microfono a tutto volume, mentre gli altri invitati possono intrattenersi tra loro, mangiare a sazietà e trincare di brutto. Nota dolente: le stanze piccole e chiuse permettono il fumo, che con gli altri "odori locali" crea un tanfo imbarazzante.
L'ingresso del centro karaoke - Futuristico!

"Ci sarà l'ultima di Dalla da cantare?"
"No ma c'è quella di Pupo"
"Evvai!"

Le indicazioni servono a orientarsi nel labirinto di corridoi
Ogni porticina da accesso a una saletta privata..

I cinesi adorano cantare e non sono per niente timidi, tanto che il canto è considerato uno degli aspetti cruciali per la conclusione degli affari: cibo, alcool e karaoke sono una delle formule meglio riuscite per "far rompere il ghiaccio" tra gli uomini d'affari, una specie di ponte tra le divergenze linguistiche. In Cina i rapporti personali contano spesso più di qualsiasi contratto e il karaoke aiuta a superare gli imbarazzi e a farsi conoscere per come si è davvero. Molti karaoke bar mettono a disposizione dei clienti giovani "hostess" che li coccolano durante tutta la serata. Questa usanza mi dicono essere dovuta alla proverbiale ospitalità asiatica, che cerca di mettere l'ospite a suo agio comunicando una certa idea di "lusso", ma molti occidentali ammettono di essere rimasti scioccati (già già) quando è stato il momento di scegliere una ragazza come se fossero al mercato della carne.

E venerdì l'imbarazzo ha giocato un ruolo principale tra noi stranieri: solo una ragazza indiana (?) e un'italiana molto.. effervescente, hanno cantato insieme ai cinesi. In realtà il microfono è stato monopolizzato per gran parte della serata da una cinesina un po' troppo addestrata che sapeva a memoria tutte le canzoni (e le mosse!) delle nostre migliori star da esportazione (di cui esser fieri: Lady Gaga, Katy Perry, Black Eyes Peached, Shakira, Britney Spears etc etc).

La ragazza cinese scatenata poi si convince a dividere il microfono per un duetto.
Addirittura 3 voci!
Simpaticoni della saletta accanto: appena hanno visto la macchina fotografica si sono gasati!

Nota finale: ma le cinesi pensano che noi occidentali facciamo davvero nella nostra quotidianità le mosse pelviche di Britney, Rihanna e CO, strusciandoci contro ogni uomo che passa? Si sono mosse così tutto il tempo creando siparietti davvero divertenti!

La serata si era evidentemente scaldata per questo ragazzo (poi fermato dalla security)

Fine dello show!

3 commenti:

  1. Ciao Bianchina, divertentissimo post...tu cosa hai cantato? L'intramontabile nel blu dipinto di blu...o osteria numero uno (ecc ecc)?

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  2. Mado! Sto posto sembra un hotel... o una stazione della metro!!! E tu pensa che pure qui (ALL'UNI!!) per festeggiare il natale le segretarie asiatiche hanno organizzato il karaoke (e pure di pomeriggio e senza super alcolici...). Ovviamente tutti quanti nascosti in ufficio a porte chiuse e con i tappi nelle orecchie......

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  3. Ahahahaha! Io all'inizio mi ero nascosta dietro ai divanetti per il terrore che mi facessero cantare, poi per fortuna ho capito che la tipina non avrebbe mai sganciato il microfono!

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